A detta di scienziati ed esperti del settore, teoricamente non esiste nessun alimento che garantisca comprovate potenzialità afrodisiache, o almeno non c’è nulla di ufficiale che lo ‘sancisce’; va però detto che il desiderio sessuale e quello per il cibo hanno in comune un elemento chiamato dopamina, un neurotrasmettitore legato alla sfera del piacere in generale che molti conoscono anche come ormone dell’euforia. La dopamina, scientificamente parlando, non la si può gestire intervenendo direttamente sull’alimentazione, ma se ne può soltanto ‘stimolare’ una maggior produzione alzando i livelli di alcuni aminoacidi come tirosina e fenilalanina, essi sì derivanti dalla digestione delle proteine alimentari.
Bisogna anche ammettere che molte convinzioni della gente in merito a questo tema derivano da leggende o vecchie credenze popolari, e va riconosciuto che, sebbene la scienza non abbia dato la sua approvazione formale, in parecchi casi rispondono a verità; capita infatti frequentemente di vedere una coppia a cena mentre assapora ostriche o magari si fa servire una bella porzione di ricci di mare, ciò perché entrambi questi prodotti del mare contengono un cospicuo numero di tali aminoacidi, e digerendone quindi le proteine si ottiene la desiderata stimolazione della dopamina.
